CALL FOR PAPERS
Oltre l’adattamento.
Teorie, forme ed estetiche della transcodifica mediale
L’Aquila 4-5 Febbraio 2019 – Dipartimento di Scienze Umane, Eccellenza 2018-2022
Organizzatori: Massimo Fusillo, Mirko Lino, Lorenzo Marchese, Lucia Faienza
Considerato nei termini di un’entità formale o di un prodotto, un adattamento è una trasposizione dichiarata ed esauriente di una data opera o di più opere. Tale “transcodificazione” può comprendere un cambio di medium (per esempio una poesia o un romanzo nella loro trasposizione in film) o di genere (un poema epico in romanzo) o della struttura complessiva del racconto e quindi del suo contesto.
(Linda Hutcheon, Teoria degli adattamenti, 2006).
A partire da questa definizione sintetica e non prescrittiva, s’intende in questo convegno invitare i partecipanti a una riflessione a trecentosessanta gradi sulle modalità di transcodifica di un testo in un altro sistema semiotico, prendendo in considerazioni i modi dell’adattamento e i suoi più recenti sviluppi formali e processuali, con particolare attenzione ai processi e alle forme dell’intermedialità e della transmedialità.
L’intento è quello di prestare una particolare attenzione alle dinamiche che intercorrono nel passaggio da un mezzo espressivo all’altro, in un panorama attuale in cui si ha una stretta interdipendenza fra forme artistiche scritte e forme audiovisive, e in cui mezzi espressivi di lungo corso e le innovazioni tecnologiche producono forme di storytelling tendenti a ibridare codici espressivi e e linguaggi (libri, cinema, televisione; ma anche l’arte contemporanea, le videoinstallazioni, i videogiochi, Internet e le sue forme espressive, come ad esempio il fandom, i meme, il video online, le webseries e altro ancora). Consideriamo, del resto, il concetto di “intermedialità” – una nozione critica ormai ampiamente diffusa nel dibattito specialistico internazionale, e che prevede un testo mediale (letterario, audiovisivo, teatrale, ecc) al cui interno convergono linguaggi, forme, tecniche stilistiche, codici espressivi, ed estetiche fondanti di ogni singolo medium in un rapporto di integrazione, collaborazione e complementarietà. Tale modus progettuale si ritrova alla base di molteplici forme video-sperimentali, come ad esempio nelle performance e nelle rappresentazioni di teatro multimediale, nelle installazioni di videomapping (che rilocano le esperienze cinematografiche nello spazio di specifiche architetture urbane) e in certi usi delle tecnologie della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata. Accanto alla nozione di “intermedialità” prende forma una logica “transmediale” sempre più pervasiva, che prevede l’espansione di una storia su diversi media organizzati tra loro in maniera convergente e interoperante (transmedia storytelling).
In che modo la teoria dell’adattamento fa i conti con tali sviluppi formali e processuali? Cosa permane della nozione di adattamento tra i media tradizionali, e cosa necessita, invece, una ricalibratura strutturale a partire dalle evoluzioni digitali negli ambienti mediali e nelle pratiche narrative che ne conseguono? Quale portata comunicativa e artistica ha la sempre più stringente interrelazione fra media diversi, che porta un’opera di partenza a diventare un brand riadattabile in un circuito più vasto? E, infine, come si modificano, s’intersecano o si evolvono, nel corso di un adattamento, l’elemento cinetico e l’elemento statico – due aspetti fondamentali per la realizzazione e l’esecuzione dell’opera? Come si realizza l’adattamento di testi che spaziano anche verso l’interattività? Come è possibile accorciare la distana con il pubblico proprio nella forma dei media digitali?
Per rispondere a queste e altre domande, s’invitano studiosi afferenti a settori di ricerca direttamente coinvolti a partecipare con proposte di contributi. Saranno presi in considerazione approcci interdisciplinari. I partecipanti sono invitati a inviare una proposta che intersechi una o più delle seguenti linee-guida:
1) Teorie dell’adattamento: riflessioni metodologiche, critiche e filosofiche sulla trasposizione/traduzione, sull’intermedialità e la transmedialità, come categorie applicabili a una teoria critica della cultura;
2) Adattamenti culturali: la traduzione-trasmigrazione di un testo narrativo, cinematografico, teatrale, ecc. prodotto in un dato contesto storico-culturale in un altro, sia dal punto di vista temporale (da un’epoca a un’altra, come nel caso delle “attualizzazioni”) sia spaziale (da una regione, o da una nazione, a un’altra);
3) Pratiche dell’adattamento: studio delle forme, degli adattatori, dei destinatari e dei contesti di produzione/ricezione di un singolo adattamento nella produzione recente italiana e straniera. In particolare, s’intende dare spazio a letture intermediali di un’opera fra due (o più) media diversi e ad analisi ad ampio raggio di ricadute, esiti e conseguenze del singolo adattamento esaminato.
4) Diramazioni dell’adattamento: piattaforme web per le scritture collaborative, le produzioni testuali della cultura grassroots, le appropriazioni culturali di storie e mitologie contemporanee già consolidate negli immaginari dei pubblici e confluenti in una medialità differente da quella originaria; le forme e pratiche del media-attivismo e della performatività (ad es. il fenomeno del cosplaying, del flash mob, ecc., riferiti a universi finzionali); le strategie narrative e produttive alla base del transmedia e dell’ intermedia storytelling;
5) L’adattamento videoartistico: il videomapping, la performative art, il teatro multimediale e altre forme intermediali; esperienze in Realtà Virtuale e in Realtà Aumentata tratte da immaginari letterari, filmici, teatrali.
Le proposte devono essere inviate al seguente indirizzo mail: adaptationsconference2019@gmail.com
Si prega di includere un abstract di 500 parole, 5 parole chiave, una breve biografia del proponente e un contatto mail.
Scadenza per l’invio delle proposte: 8 Dicembre2018
Comunicazione dell’accettazione: 31 Dicembre 2018
Durata dell’esposizione: 20 minuti a cui seguiranno Q&A
Lingue del convegno: italiano, inglese
Keynote speaker:
Gino Frezza (Università di Salerno),
Irina Rajevsky (Freie Universität Berlin),
Federico Zecca (Università di Bari)