Eugenio Montale, La bufera e altro, Introduzione di N. Scaffai. Commento a cura di I. Campeggiani e N. Scaffai
(Mondadori, 2019)
«Considero La bufera e altro come il mio libro migliore sebbene non si possa penetrarlo senza rifare tutto il precedente itinerario. Nella Bufera è vivo il riflesso della mia condizione storica, della mia attualità d’uomo»: così Montale nella premessa alla traduzione svedese delle sue Poesie. Nel brano sono delineate in sintesi le questioni intorno a cui ruota l’interpretazione dell’opera: da un lato, il legame tra La bufera, i libri precedenti di Montale e la tradizione della poesia italiana ed europea, che influenza anche il codice stilistico e la stessa lingua poetica del terzo libro; dall’altro, la posizione storico-ideologica dell’autore e la sua esperienza personale. Questi aspetti, che incidono sulla spiegazione della lettera del testo, sono al centro del commento integrale alla Bufera nella collana dello “Specchio” di Mondadori.